Ramazzotto Criminale è un nuovo cocktail dal gusto complesso e avvolgente, che ti intrappola nella sua fitta rete di scambi e di equilibri tra gli ingredienti. Questo twist sull’intramontabile Godfather, vuole essere il capitolo finale della trilogia dei “cocktail criminali” che hanno visto, in un epoca dove regnava il proibizionismo, elevare a delle vere e proprie icone grandi gangster, quasi tutti di origine italo-americana, regalando loro una gloria immortale: uno degli esempi è dato da Il Padrino che nella figura di Vito Corleone si ispira a veri boss.
Con il Ramazzotto Criminale, il cui unico crimine commesso è quello di essere troppo buono per resistergli, noi vogliamo omaggiare chi da anni combatte la criminalità, chi senza paura denuncia e fa riflettere, come il giudice De Cataldo che con il suo grande romanzo mette in luce gli intricati traffici tra stato e mafia nell’Italia degli anni settanta.
” Chi tace e piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola”
Un drink semplice e minimal ma che lascia un’impronta intensa, proprio come le parole del Giudice Falcone che risuonano come un eco rombante e non cessano mai di farsi sentire.
Il Ramazzotto Criminale è un dopo cena adatto alla meditazione, che mostra la sua eleganza e raffinatezza senza abbassare mai la guardia. Legnoso, prorompente. La palla di ghiaccio creata con latte di mandorla rilascia lentamente il suo aroma. Il suo caratteristico sapore mantiene a bada il carattere irruento del drink dando respiro così ad un grande distillato e ad un altrettanto grande amaro, realizzato con una base grappa. Un drink dalla struttura corposa il cui verdetto finale è dato dall’aggiunta dell’amaro Ramazzotti Il Premio che smorza con le sue note dolci e vanigliate un accesso dibattito di sapori, dettando la parola fine.
Ramazzotto Criminale
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50 ml Glenlivet scotch whisky 12 yo
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20 ml Ramazzotti Il Premio
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Orgeat & verbena ice ball
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Build
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Old fasnioned glass
Note degustative:
Drink d’inaspettata piacevolezza, è pervaso da una sensualità maschia e prorompente. Tenuto su da una grande freschezza e da inconfondibile percezione tannica legata alla presenza della grappa e dal lungo affinamento in botte de Il Premio. L’assaggio è prevalentemente legnoso ed etereo, con la mandorla e la verbena che tengono a freno il carattere irruento del cocktail.
Danilo Di Nitto sommelier A.I.S
photo: Flavia Fiengo