Pearl Harbor è un tiki dagli occhi a mandorla sorprendentemente piacevole. Nell’Almanacco dei Cocktails la nuova drink list di Kasa incanto lo troviamo nella categoria Passaggio a Nord-Ovest che racchiude tutti i drinks che custodiscono sapori di terre lontane, un viaggio tridimensionale alla scoperta di combinazioni dalle mille sfumature.
Quando si dice Pearl Harbor automaticamente la mente va alla Seconda Guerra Mondiale e “a un giorno che vivrà nell’infamia.” Con queste parole Rooselvet l’8 Dicembre del 1941 descrisse davanti alle Camere quello che era avvenuto il giorno prima nella baia di Pearl Harbor, sull’isola Ohau nell’arcipelago delle Hawaii. Un attacco a sorpresa, da parte del Giappone ai danni della Flotta del Pacifico della marina militare americana, che portò all’ingresso degli Stati Uniti d’America nel conflitto mondiale.
Non è di guerra però che mi voglio occupare, per questo c’è Wikipedia, mi limito quindi a spiegarvi perché a questo drink abbiamo dato un nome cosi fortemente evocativo. La storia con il tempo ci ha insegnato che oltre a sangue e devastazione, le guerre e le grandi invasioni hanno portato anche scambi culturali. Le influenze maggiori, infatti, sono da registrarsi negli usi e costumi, ma una felice fusione avviene anche nell’arte culinaria che è una delle eredità più importanti tramandate.
Il Pearl Harbor è un drink che racchiude in se la fusione e lo scambio di due culture cosi diverse e cosi lontane.
Pearl Harbor
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Nikka blended whisky
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Sailor Jerry rum flavored with horseradish and fresh basil
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Fermented red rice and almonds syrup
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Yuzu
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Mixture of fresh citrus juice
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Balsamic vinegar
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Fruit sushi
Note degustative:
Attacco goloso di curd al limone e vaniglia, che fa da preludio ad un crescendo esotico di cren, basilico, sake, amido e paglia. In bocca è dolce, supportato da un’ottima freschezza e da una leggera sensazione tannica. Finale asciutto di media lunghezza – ça va sans dire – agrumato e speziato.
Danilo Di Nitto sommelier A.I.S
Credit Photo: Manuele Zangrillo
